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colesterolo: come riconoscerlo, controllarlo e prevenirne gli effetti
Sempre più spesso, tra tv e social, sentiamo parlare di colesterolo, spesso con un tono di preoccupazione in sottofondo. Tuttavia il colesterolo, di per se, è una sostanza fondamentale per il nostro organismo, essenziale per la produzione di ormoni, vitamina D e membrane cellulari. Il problema sorge quando i suoi livelli superano i limiti raccomandati, specialmente quando aumenta il colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, e diminuisce il colesterolo HDL, il colesterolo buono.
Ciò che rende il colesterolo alto insidioso è la sua natura asintomatica: non provoca dolore, non presenta sintomi immediati, può rimanere inosservato per anni e spesso lo scopriamo per caso, durante un controllo di routine.
Come tenere il colesterolo sotto controllo? Alimentazione, attività fisica, gestione dello stress e sonno influenzano direttamente i livelli di grassi nel sangue, dunque è cruciale curare tutti questi elementi. Nella maggior parte dei casi, il colesterolo alto deriva da un eccesso di grassi saturi e zuccheri nella dieta, unito a uno stile di vita sedentario e a livelli elevati di stress. Una colazione fatta in fretta, pasti consumati davanti al computer, poca attività fisica e troppe ore seduti creano le condizioni ideali per l’accumulo di colesterolo LDL e questo si aggiungono fattori genetici, il fumo e il consumo regolare di alcol, che peggiorano ulteriormente la situazione.
La prima cosa da fare, quindi, è rieducare il palato. La cosiddetta dieta anticolesterolo non è affatto una punizione, ma piuttosto un ritorno a una cucina semplice e genuina. Significa scegliere grassi buoni, come quelli dell’olio extravergine d’oliva, del pesce azzurro e della frutta secca, mentre si riducono al minimo burro, insaccati e fritti. È una cucina tipicamente mediterranea, ricca di colori e sapori, dove verdure, legumi e cereali integrali diventano i veri protagonisti.
La seconda regola è quella di non essere sedentari. Fare attività fisica, anche solo moderatamente, aiuta ad aumentare il colesterolo HDL e a ridurre il LDL. Il cuore risponde meglio di quanto si pensi e, col tempo, anche l’energia generale aumenterà, riscoprendo un corpo più leggero, una mente più lucida e un respiro più profondo.
Da non dimenticare, anche la corretta igiene del sonno, poiché il sonno è il momento in cui il corpo si ripara e riequilibra i propri sistemi, dunque trascurarlo significa compromettere anche i meccanismi di regolazione lipidica.
Ci sono però, anche casi in cui il colesterolo alto non è legato allo stile di vita, ma a una predisposizione genetica e in queste situazioni, una diagnosi precoce è fondamentale. Il medico potrà suggerire un percorso mirato, che prevede controlli regolari dei valori e, se necessario, una terapia farmacologica. Le statine, per esempio, aiutano a ridurre la produzione di colesterolo nel fegato e sono tra i trattamenti più efficaci disponibili, ma ovviamente è fondamentale prendere questa decisione insieme a un professionista.
Il colesterolo alto, insomma, non è solo una questione di numeri, ma riguarda un equilibrio complessivo. È un campanello d’allarme che ci invita a prestare attenzione a ciò che mangiamo e a come viviamo e a ritrovare un rapporto sano con il nostro corpo.






