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Che cos’è e a che cosa serve
Questo medicinale contiene il principio attivo ibuprofene, appartenente ad un gruppo di medicinali noti come antinfiammatori non steroidei (FANS) che agiscono alleviando il dolore (azione analgesica) e abbassando la temperatura corporea in stati febbrili (azione antipiretica).

Kendo è indicato
- per il trattamento del dolore di varia origine e natura, ad esempio mal di testa, mal di denti, nevralgie (dolore in uno o più nervi), dolori alle ossa, alle articolazioni e ai muscoli (osteo-articolari e muscolari), dolori mestruali;
- coadiuvante nel trattamento dei sintomi della febbre e dell'influenza.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo alcuni giorni.

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda Kendo
- se è allergico all'ibuprofene, all'acido acetilsalicilico, ad altri medicinali utilizzati per il trattamento di dolori (analgesici), ai farmaci usati per abbassare la febbre (antipiretici), ad altri medicinali antinfiammatori simili (FANS), o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è negli ultimi 3 mesi di gravidanza o se sta allattando al seno (Vedere paragrafo “Gravidanza, allattamento e fertilità”);
- se soffre di problemi allo stomaco e all'intestino associati alla presenza di lesioni (ulcere gastroduodenale attiva o grave) o se soffre di altri disturbi allo stomaco (gastropatie);
- se ha sofferto in passato di disturbi allo stomaco e all'intestino associati a sanguinamenti (emorragia gastrointestinale, perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia, ulcera peptica ricorrente, con due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);
- se soffre di gravi problemi al fegato o ai reni (insufficienza epatica o renale grave);
- se soffre di gravi disturbi del cuore (insufficienza cardiaca severa);
- se ha perso molti liquidi (severa disidratazione) a causa di vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi.

Non usare Kendo nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.

Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Kendo.
Si rivolga al farmacista o all'infermiere se ha un'infezione (vedere il paragrafo “infezioni” di seguito).
Eviti di assumere questo medicinale se sta già assumendo altri medicinali antinfiammatori (Vedere il paragrafo “Altri medicinali e Kendo”).
Assumere questo medicinale ad alte dosi e per trattamenti prolungati può aumentare il rischio di problemi al cuore (ictus e infarto).
Il rischio di effetti indesiderati può essere ridotto utilizzando la minima dose efficace per il più breve tempo possibile.
L'uso di Kendo può determinare modifiche dei suoi esami diagnostici (vedere anche il paragrafo “Possibili effetti indesiderati”).

Prenda questo medicinale con cautela se:
- sta assumendo altri medicinali (Vedere il paragrafo “Altri medicinali e Kendo”);
- ha sofferto in passato di disturbi dell'intestino (colite ulcerosa, morbo di Crohn);
- se soffre di disturbi al cuore (insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare) o se pensa di essere a rischio di queste condizioni (ad esempio se soffre di ipertensione, diabete o colesterolo alto o è un fumatore);
- se ha la pressione del sangue alta;
- se soffre di disturbi della respirazione come asma, naso che cola (rinite cronica), presenza di polipi nel naso (poliposi nasali), infiammazione della mucosa del naso (sinusite), o soffre/ha sofferto di allergie, perché potrebbe manifestare difficoltà a respirare (broncospasmo), arrossamento della pelle con prurito (orticaria) o gonfiore della pelle e della gola (angioedema), soprattutto se ha già avuto reazioni allergiche dopo l'uso di altri medicinali utilizzati per il trattamento di dolori delle articolazioni o dei muscoli, della febbre o per il trattamento dell'infiammazione (FANS). In questo caso si rivolga al medico prima di prendere questo medicinale;
- se soffre di una malattia che può colpire diversi organi e tessuti del corpo (lupus eritematoso diffuso o sistemico) o di una malattia del tessuto connettivo, presente in molte parti del corpo, come ad esempio ossa e cartilagini, poiché in rare occasioni in pazienti in trattamento con ibuprofene sono stati osservati sintomi di “meningite asettica”. Sebbene sia più probabile che questa si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, è stata osservata anche in pazienti i quali non manifestavano malattie croniche concomitanti;
- se è anziano;
- se soffre di disturbi ai reni o al fegato;
- se ha problemi di coagulazione del sangue;
- se nota disturbi agli occhi, soprattutto in caso di trattamenti prolungati, effettuare periodici controlli oculistici. Se verifica disturbi della vista interrompa il trattamento con Kendo.

Infezioni
Kendo può nascondere i sintomi di infezioni quali febbre e dolore. È pertanto possibile che Kendo possa ritardare un trattamento adeguato dell'infezione, cosa che potrebbe aumentare il rischio di complicanze. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni cutanee batteriche correlate alla varicella. Se prende questo medicinale mentre ha un'infezione e i sintomi dell'infezione persistono o peggiorano, si rivolga immediatamente al medico.

Problemi allo stomaco e/o all'intestino (emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione)
Durante il trattamento con medicinali antinfiammatori (FANS) si sono verificati sanguinamenti allo stomaco e/o all'intestino (emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione). Questi effetti possono essere mortali e si possono verificare in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi ed anche nel caso in cui non abbia sofferto in precedenza di gravi disturbi allo stomaco e all'intestino, specialmente se è una persona anziana. In questo caso e nei pazienti con storia di lesioni (ulcera) la dose iniziale deve essere la più bassa possibile.

Inoltre, il medico potrà indicarle dei medicinali che svolgono un'azione protettiva sullo stomaco (misoprostolo o inibitori di pompa protonica), soprattutto se assume altri medicinali (ad esempio, aspirina o medicinali che aumentano il rischio di problemi gastrointestinali.
Durante il trattamento con questo medicinale, soprattutto all'inizio e se è una persona anziana, faccia molta attenzione ai sintomi che può avere, specialmente allo stomaco e all'intestino, e se in passato ha sofferto dei problemi descritti.
Se dovesse verificarsi sanguinamento o formazione di ulcere allo stomaco e/o all'intestino, sospenda il trattamento con questo medicinale.

Reazioni cutanee
Sono state segnalate reazioni cutanee gravi in associazione al trattamento con Kendo. Interrompa l'assunzione di Kendo e consulti immediatamente il medico se si manifestano eruzione cutanea, lesioni delle mucose, vescicole o altri segni di allergia, in quanto possono essere i primi segni di una reazione cutanea molto grave. Vedere paragrafo 4.

Negli adolescenti con problemi di disidratazione l'uso di Kendo può portare ad alterazioni della funzionalità renale.

L'uso di medicinali come Kendo può:
- essere associato alla comparsa di malattie renali anche gravi (come necrosi papillare renale, nefropatia da analgesici e insufficienza renale), pertanto il medico monitorerà la funzionalità dei suoi reni;
- mascherare segni e sintomi di infezioni in corso (febbre, dolore, gonfiore).

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Si possono manifestare i seguenti effetti indesiderati, che generalmente si risolvono con la sospensione del trattamento:

Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
- capogiro;
- malessere;
- affaticamento.

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- aumento dell'acidità dello stomaco (gastrite);
- reazioni allergiche come eruzione cutanea, orticaria, prurito, esantema, formazione di macchie rosse sulla pelle (porpora), gonfiore della pelle e delle mucose (angioedema), asma, difficoltà a respirare (broncospasmo o dispnea), attacchi d'asma con abbassamento della pressione del sangue;
- insonnia, ansia;
- intorpidimento degli arti o di altre parti del corpo, sonnolenza;
- congestione nasale (rinite);
- difficoltà a respirare (broncospasmo, dispnea);
- interruzione momentanea del respiro (apnea);
- disturbi visivi;
- compromissione dell'udito;
- ronzio nelle orecchie (tinnito);
- vertigine;
- disturbi al fegato (funzione epatica alterata);
- infiammazione del fegato (epatite);
- ingiallimento di pelle e occhi (ittero);
- reazioni della pelle alla luce (reazione di fotosensibilità);
- malattie dei reni (danno delle funzione renale e nefropatia tossica in varie forme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale).

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000) - malattia che può colpire diversi organi e tessuti del corpo (lupus eritematoso);
- riduzione del numero delle cellule del sangue: riduzione dei globuli bianchi (leucopenia, neutropenia, agranulocitosi), dei globuli rossi (anemia emolitica e anemia aplastica), delle piastrine (trombocitopenia);
- inibizione dell'aggregazione delle piastrine che può determinare sanguinamento;
- depressione, stato confusionale, allucinazioni;
- infiammazione del nervo ottico (neurite ottica);
- infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono il cervello (meningite asettica), specie in pazienti con disturbi autoimmuni preesistenti (Vedere paragrafo “Avvertenze e Precauzioni”), con sintomi di rigidità nucale, mal di testa, nause, vomito, febbre o disorientamento;
- aggravamento di infiammazioni causate da un'infezione già presente (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante);
- disturbi agli occhi con disturbi della vista e infiammazione del nervo ottico (neurite ottica tossica);
- gonfiore dovuto ad accumulo di liquidi in una parte del corpo (edema);
- alterazione dei risultati di alcuni esami diagnostici: aumento dei livelli degli enzimi epatici (transaminasi aumentate), e delle concentrazioni della fosfatasi alcalina, riduzione dell'emoglobina (proteina che trasporta l'ossigeno ai tessuti), riduzione della percentuale di sangue occupata dai globuli rossi (ematocrito), prolungamento del tempo di sanguinamento, diminuzione dei livelli del calcio nel sangue e aumento dei livelli di acido urico nel sangue;
- aumento della concentrazione di azoto non proteico nel sangue (iperazotemia).

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
- infiammazioni del pancreas, una ghiandola coinvolta nei processi digestivi (pancreatiti);
- reazioni allergiche gravi, che possono includere sintomi come gonfiore del viso, della lingua e della gola che rendono difficile respirare, battito del cuore veloce, grave reazione allergica a rapida comparsa e che può causare la morte (anafilassi), gravi disturbi della pelle (reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson, Necrolisi Tossica Epidermica ed eritema multiforme);
- sensazione di avvertire il battito del proprio cuore (palpitazioni) - malattia del cuore (insufficienza cardiaca);
- attacco di cuore (infarto del miocardio);
- aumento dei liquidi intorno ai polmoni (edema polmonare acuto);
- aumento della pressione del sangue (ipertensione);
- malattia del fegato (insufficienza epatica).

Non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili) - sensazione di peso allo stomaco;
- nausea;
- vomito;
- diarrea;
- flatulenza;
- stitichezza;
- disturbi della digestione (dispepsia);
- dolore addominale ed epigastrico;
- bruciore di stomaco;
- sangue nelle feci (melena) e nel vomito (ematemesi);
- infiammazioni della bocca con formazione di lesioni (stomatiti ulcerative);
- peggioramento di alcuni distirbi dell'intestino (colite e morbo di Crohn);
- aumento del rischio di problemi al cuore (ictus e infarto), specialmente se assume questo medicinale ad alte dosi;
- formazione di lesioni allo stomaco o all'intestino (ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte mortale), specialmente nelle persone anziane.

- È possibile che si verifichi una reazione cutanea grave nota come sindrome DRESS. I sintomi della DRESS comprendono: eruzione cutanea, febbre, gonfiore dei linfonodi e aumento degli eosinofili (un tipo di globuli bianchi).
- Un'eruzione cutanea diffusa, rossa e squamosa, con formazione di pustole sotto la pelle e vescicole localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori accompagnate da febbre all'inizio del trattamento (pustolosi esantematica acuta generalizzata). Smetta di usare Kendo se sviluppa questi sintomi e contatti immediatamente il medico. Vedere anche il paragrafo 2.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.