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Endometriosi: sintomi, diagnosi e trattamenti per una migliore qualità di vita
05 mar 2025

Endometriosi: sintomi, diagnosi e trattamenti per una migliore qualità di vita

L’endometriosi è una patologia ginecologica cronica molto diffusa, che spesso tarda nell’essere diagnosticata. Si tratta di una condizione in cui il tessuto endometriale, che normalmente riveste l’interno dell’utero, cresce al di fuori di esso, interessando organi come ovaie, tube di Falloppio, intestino e persino la vescica. Questo tessuto si comporta come farebbe all’interno dell’utero, ispessendosi e sfaldandosi ad ogni ciclo mestruale, ma non avendo una via di uscita, provoca infiammazione, dolore e la formazione di aderenze.

sintomi dell’endometriosi variano da donna a donna e possono essere molto diversi in termini di intensità. Il dolore pelvico cronico è uno dei segnali più comuni e spesso si manifesta durante il ciclo mestruale, ma anche in altri momenti del mese. Il dolore durante i rapporti sessuali è un altro sintomo frequente e può rendere difficile la vita intima e relazionale di chi ne soffre; anche la dismenorrea, ovvero un ciclo mestruale particolarmente doloroso, è un indicatore chiave della malattia. Altri sintomi possono includere affaticamento cronico, problemi digestivi come gonfiore, diarrea o stitichezza, oltre a difficoltà nel concepire. Infatti, l’endometriosi è una delle principali cause di infertilità femminile, poiché può interferire con l’ovulazione e la funzione delle tube di Falloppio.

Riconoscere tempestivamente i sintomi è fondamentale per una diagnosi precoce e una gestione efficace della malattia, però la diagnosi dell’endometriosi non è sempre semplice. Molte donne convivono per anni con i sintomi senza ricevere una risposta chiara. Il primo passo verso una diagnosi corretta è una visita ginecologica approfondita, durante la quale il medico può sospettare la presenza della patologia in base alla sintomatologia riferita dalla paziente; per confermare il sospetto diagnostico, possono essere prescritti esami come l’ecografia transvaginale o la risonanza magnetica pelvica, anche se l’unico metodo definitivo per diagnosticare l’endometriosi è la laparoscopia, una procedura chirurgica mini-invasiva che consente di osservare direttamente la presenza di tessuto endometriale fuori sede e, se necessario, rimuoverlo.

C’è da dire che non esiste una cura definitiva per l’endometriosi, ma ci sono diverse opzioni di trattamento volte a ridurre i sintomi: la terapia farmacologica è spesso il primo approccio e include antidolorifici per gestire il dolore e terapie ormonali per limitare la crescita del tessuto endometriale. Tra i trattamenti ormonali più comuni ci sono la pillola anticoncezionale combinata con il progestinico, che bloccano temporaneamente il ciclo mestruale e riducono l’infiammazione.

Per le donne che non rispondono adeguatamente alla terapia farmacologica o che desiderano una gravidanza, l’intervento chirurgico può essere una soluzione. La laparoscopia, oltre a essere uno strumento diagnostico, permette anche di rimuovere le lesioni endometriosiche e le aderenze, migliorando la fertilità e alleviando il dolore. Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento più invasivo come l’isterectomia, ovvero la rimozione dell’utero, che viene presa in considerazione solo quando tutte le altre opzioni terapeutiche non hanno dato risultati.

Oltre ai trattamenti medici e chirurgici, esistono anche strategie complementari che possono aiutare a gestire i sintomi dell’endometriosi, come un’alimentazione equilibrata, ricca di alimenti antinfiammatori come frutta, verdura, pesce e cereali integrali, che può contribuire a ridurre il dolore e l’infiammazione. Anche l’attività fisica regolare è un ottimo alleato, poiché aiuta a rilassare i muscoli pelvici e a migliorare la circolazione sanguigna.

L’endometriosi è una malattia complessa che richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. È fondamentale sensibilizzare sull’importanza di una diagnosi precoce e garantire alle donne affette da questa patologia un supporto adeguato: se sospetti di avere sintomi riconducibili all’endometriosi, non esitare a rivolgerti a uno specialista per una valutazione approfondita.