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Sole e farmaci, cosa sapere prima di esporsi
Il sole è in grado di donarci un profondo senso di libertà; ma se da un lato è un alleato del buonumore e della vitamina D, dall’altro può nascondere insidie, soprattutto quando entra in contatto con alcune sostanze che assumiamo abitualmente. Pochi ci pensano, eppure l’interazione tra farmaci e sole è un tema delicato, che merita attenzione per evitare spiacevoli sorprese. Non stiamo parlando di casi rari o situazioni estreme, ma di un fenomeno più comune di quanto si creda, che può trasformare una giornata in spiaggia in un’esperienza sgradevole, se non addirittura pericolosa.
Alcuni farmaci contengono principi attivi fotosensibilizzanti, cioè sostanze che, sotto l’effetto dei raggi UV, possono provocare reazioni anomale sulla pelle. E non si tratta solo di medicinali, anche alcuni integratori, profumi e persino prodotti per l’igiene personale possono aumentare la sensibilità al sole.
La fotosensibilità si manifesta in due modi principali: come fototossicità o come fotoallergia. Nel primo caso, l’effetto è immediato e visibile già dopo pochi minuti di esposizione, con sintomi simili a una scottatura intensa. Nel secondo, la reazione è più subdola, perché compare dopo qualche giorno e può coinvolgere anche zone del corpo non esposte direttamente al sole. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso, ossia una pelle irritata, dolorante e, in alcuni casi, con macchie persistenti che possono durare mesi.
Ma quali sono i farmaci più a rischio? La lista è lunga e comprende categorie molto diverse tra loro. Dagli antibioticicome le tetracicline e i chinoloni, agli antinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene e il ketoprofene. Dai diuretici usati per la pressione alta, agli antidepressivi e agli antistaminici. Persino alcuni farmaci per il diabete e la pillola anticoncezionale possono aumentare la sensibilità della pelle ai raggi solari. E se pensi che solo i medicinali per via orale siano coinvolti, ti sbagli, perché anche creme e gel, come quelli a base di ketoprofene o alcuni antimicotici, possono scatenare reazioni se esposti al sole.
Cosa fare, allora? Rinunciare alle cure o evitare il sole per tutta l’estate? La soluzione sta nell’informazione e nella prevenzione. Prima di tutto, è fondamentale leggere il foglietto illustrativo dei farmaci che assumi: se tra gli effetti collaterali è indicata una possibile fotosensibilità, parlane con il tuo medico o farmacista. In molti casi, basta adottare qualche precauzione in più, come evitare l’esposizione diretta nelle ore centrali della giornata, usare una protezione solare ad alto fattore e coprire le zone più sensibili con indumenti leggeri.
Attenzione anche ai tempi, perchè alcuni farmaci rimangono attivi nell’organismo per giorni, quindi non basta evitare il sole solo nel momento in cui li assumi. E se noti arrossamenti insoliti o reazioni cutanee dopo essere stato al sole, non sottovalutarli: interrompi immediatamente l’esposizione e consulta un dermatologo. In alcuni casi, potrebbe essere necessario modificare la terapia o sostituire il farmaco con un’alternativa meno aggressiva sotto il sole.
Infine, ricorda che il sole non è un nemico, ma va preso con moderazione, soprattutto quando il nostro corpo è influenzato da sostanze esterne.